Pietro Lelli Mami, studente di medicina, Ospedale Militare della Croce Rossa di Cesena, 1915
Dario Ambrosini al Gran Premio di Svizzera, Ginevra, 1950 (Foto archivio Bruno Evangelisti)
headerbooks fondoheader logo Home Vol. 1 Vol. 2 Vol. 3 Vol. 4 Vol. 5 Vol. 6 Contatti Edo Biasoli: primi campi estivi dello scautismo, fine anni ’40
Bedonia 1979, Prima Route Nazionale delle Comunita’ Capi
Cesena: Biblioteca Malatestiana, interno (Foto FCP)
Solforazione delle viti (Foto FDP)
L’Orchestra Scintilla
L’Orchestra Scintilla
L’Orchestra Scintilla
L’Orchestra Scintilla

“Le prime notizie su Cleofe sono datate all’anno 1500. La nobildonna si distingue fin dal suo primo ingresso in società; essa, abituata a respirare l’aria della ricca e colta Bologna, importa nella provincia romagnola un gusto “alto”, diventando così l’arbiter (arbitra in questo caso) elegantiarum dell’epoca borgiana”. (pp. 15,16)

Lapide di Teodoro Cavallotti nella tomba presso il cimitero monumentale di Cesena. “Nei 23 anni di servizio attivo passati a Cesena esercitò la chirurgia con risultati lusinghieri, tanto che l’opinione sul suo operato, nelle inchieste sugli esercenti le professioni sanitarie, era definita <>”. (p. 25)

Pietro Lelli Mami, studente di medicina, fra le crocerossine dell’Ospedale Militare della Croce Rossa di Cesena. “In seguito all’entrata in guerra dell’Italia, nel 1915 viene allestito nelle scuole di viale Carducci a Cesena un ospedale militare della Croce Rossa che Pietro, volontariamente, frequenta aiutando il personale nella cura dei militari degenti”. (p. 29)

1929 Pietro Lelli Mami, aiuto chirurgo, ritratto di fronte all’Ospedale Civile di Cesena. “La direzione dell’Ospedale gli conferisce, il 1° agosto 1922, l’incarico di dirigere il servizio di radiologia e quello di ricerche cliniche, responsabilità che mantiene sino al maggio 1926. In seguito viene invitato ad assumere anche il posto di assistente con mansioni di aiuto chirurgo e infine è incaricato, dopo aver vinto il concorso per il posto di aiuto, ad assumere le funzioni di primario fino al 1930”. (pp. 29,31)

05 “Dopo la laurea in architettura, durante gli anni ’30 sceglieva di rimanere a Roma come collaboratore nello studio di Luigi Piccinato (relatore della sua tesi) dove svolgeva un’intensa attività di partecipazione a concorsi di architettura e di urbanistica (Pretura di Roma 1933; Palazzo del Littorio di Roma 1934)”. (p. 40)

Cesenatico, Palazzo del Turismo (1957): fotografia dei primi anni sessanta.

07 Foto di Dario Ambrosini primo classificato su Benelli 250 cc al Gran Premio di Svizzera a Ginevra, 1950 (Foto archivio Bruno Evangelisti). “Ambrosini mostrò fin da subito di avere le carte in regola per emergere nello sport delle due ruote motorizzate. Il 19 marzo 1939 prese infatti parte al Circuito di Verona su una Benelli Monotubo … riuscendo nell’impresa non comune di trionfare nella corsa di esordio”. (p. 42)

07 Foto di Dario Ambrosini primo classificato su Benelli 250 cc al Gran Premio di Svizzera a Ginevra, 1950 (Foto archivio Bruno Evangelisti). “Ambrosini mostrò fin da subito di avere le carte in regola per emergere nello sport delle due ruote motorizzate. Il 19 marzo 1939 prese infatti parte al Circuito di Verona su una Benelli Monotubo … riuscendo nell’impresa non comune di trionfare nella corsa di esordio”. (p. 42)

Biblioteca Malatestiana, interno. (Foto Fondo Augusto Casalboni) “Negli anni 1817-1825 Cooke fu impegnato, oltre che al Cimitero, anche nella biblioteca cittadina: sostituì infatti il bibliotecario in carica Giovanni Carli che nel 1816 era stato nominato consultore di Legazione a Forlì e che sostenne la nomina di Cooke come suo sostituto riconoscendogli <>”. (p. 67)

“Le Memorie hanno un’efficacia narrativa ed un valore di testimonianza riconosciuta subito dal Carducci, che inserì alcune pagine del primo libro nelle Letture del Risorgimento italiano. Per la ricostruzione della storia cesenate, alle Memorie hanno attinto variamente gli studiosi che si sono occupati della storia politica del Risorgimento”. (p. 79)

Ritratto di Augusto Dell’Amore (dal dramma Gilfredo): novelliere, giornalista, drammaturgo, impresario teatrale, imprenditore industriale, monarchico-liberale.“Il legame di Augusto Dell’Amore con la tradizione romagnola è rispettata anche nella scelta del giorno in cui abbandona Cesena per trasferirsi a Firenze: è il 10 novembre 1896, giorno che precede San Martino con il quale terminano i contratti agrari”. (p. 128)

12 Monty Banks in una foto del 1944. “Una delle caratteristiche più originali delle commedie burlesche nelle quali Mario Bianchi recitava era che includevano sistematicamente cadute, risse, inseguimenti e torte in faccia […]. Le specialità di Monty Banks sarebbero diventate le sequenze mozzafiato con le automobili e i treni […] e le scenette con gli animali”. (p.134)

I primi campi estivi, fine anni ’40. “Edo Biasoli (1930-2003) è una delle figure di spicco dello scautismo cattolico italiano nella seconda metà del Novecento; a Cesena è stato tra i fondatori e poi per oltre trent’anni capo del gruppo Cesena III”. (p. 159)

Bedonia 1979, Prima Route Nazionale delle Comunità Capi.

“La voce argentina, l’apertura dei gesti e del volto e la <> di Mariacristina Gori, l’insegnante, rendono l’argomento di storia dell’arte vivo ed appassionante anche per chi ascolta più distrattamente […]”. (p. 181)

Gli alunni delle scuole elementari Bufalini durante la ricreazione nel cortile della Biblioteca Malatestiana, circa 1905-1910. (Foto Fondo Augusto Casalboni) “Mariani e Cooke concordavano sulla necessità di dare infine una soluzione a quelle <>, proponendo di <>”. (p. 217)

Cesena, Abbazia di Santa Maria del Monte (Foto Fondo Augusto Casalboni) “Il 25 agosto 1867 il ministro della Pubblica Istruzione iniziò ad interessarsi al destino dei beni acquisiti appartenenti ai conventi e chiese soppressi della città di Cesena. Il comune si trovò preparato sul luogo dove sistemare i libri, dal momento che esisteva già una biblioteca comunale, mentre, per quanto riguarda le altre tipologie di beni, non aveva la possibilità di offrire alcuno spazio: la città, infatti, non disponeva di musei o pinacoteche”. (p. 303)

Biblioteca Malatestiana, interno. (Foto Fondo Augusto Casalboni) “La valenza educativa doveva conciliarsi con la massima tutela e valorizzazione dei beni (in particolare archivi, codici, opere d’arte) che, raccolti e raggruppati organicamente in pochi musei già costituiti, acquistavano significato, interesse e sicurezza”. (p. 302)

19 Solforazione delle viti (Foto Fondo Augusto Dellamore) “L’avvento di una serie di avversità quali l’oidio, la fillossera e la peronospora, da un lato provocò un ulteriore decadimento della viticoltura, dall’altro determinò paradossalmente l’avvio di una serie di innovazioni di grande spessore. L’oidio, alla prima apparizione in Europa, fu combattuto in modo poco adeguato ma poi sempre più efficacemente, grazie all’uso dello zolfo nella difesa delle viti”. (p. 316)
Bruno Castagnoli: L’orchestra scintilla
“L’orchestra si era formata in seguito a varie modifiche di quella formazione che, immediatamente dopo la Liberazione, suonò per le Truppe Alleate nei diversi locali allora adibiti al ballo. […] Le musiche erano soprattutto americane: le canzoni italiane vennero più tardi”. (pp. 339, 341)
“Il 28 giugno 1951 si spesero £ 1425 per <
Le foto fanno parte dell’archivio di Bruno Castagnoli.